Die moralischen Grenzen der reinen Marktwirtschaft –
I confini morali dell‘ economia di mercato pura

Diese Texte wurden erstmals als Zusammenfassung in Frankfurt im April 1996 öffentlich vorgetragen . Der Vortrag wurde danach als Sachbuch umgearbeitet und Ende 1996 einer Münchner Literatur–Agentur vorgelegt. Diese unterbrach abrupt den Kontakt mit dem Autor ohne jeden ersichtlichen Grund, obwohl das Buch anfänglich positiv beurteilt worden war. Da sich das Buch oft auf die damaligen Situation in Deutschland bezieht, sind wegen dieser Zeitverzögerung die Teile hinfällig geworden, die aus aktuellem Anlass entstanden waren. So enthält das Buch in der heutigen Version nur die Abschnitte, die Allgemeingültigkeit beanspruchen können, im Sinne einer Kritik des „wilden“ Neoliberalismus, mit seinem Zwang zur zügellosen Globalisierung und als Begründung für die fortwährenden Aktualität der Sozialen Marktwirtschaft unter ethischen Standpunkten.

Vom Ursprung der Wirren unserer Zeit (Auszug)

„Innerhalb und ausserhalb der Betriebe erfolgt die unterschwellige Konditionierung über eine konzertierte Aktion zur Deformation der Sprache. Die Methoden der Durchsetzung der Ziele seitens der manipulierenden Schicht schliessen auch eine von den Medien diktierte Diktatur von Begriffen aus dem durchgestylten Zeitgeist ein, so wie die Verteufelung und die Gettoisierung von ausgesuchten Meinungen und Denkansätzen, bis hin zur Schaffung von „Unpersonen“, die man nicht zitieren kann, selbst wenn sie objektiv, auf das Einzelproblem bezogen, um das es geht, Recht haben. Das Schöne dabei ist, dass sich das Volk gerne und genüsslich betrügen lässt, wenn ihm klare Verhaltensregeln geliefert werden, die es zu befolgen gilt, um sicher „in“ und „cool“ zu sein. Die gesellschaftliche Verachtung kann mehr als die Deportation nach Sibirien.“

Der Weg zum Entwicklungsland (Auszug)

„Keine demokratisch gewählte Regierung kann sich leisten, ihre heutigen Wähler verelenden zu lassen, angeblich um deren Enkeln und Grossenkeln eine bessere Zukunft zu ermöglichen. Da Kinder und Ungeborene kein Wahlrecht haben, können nur solche Regierungsformen auf die Zukunft spekulieren, die nicht auf die Gunst der Wähler angewiesen sind. Beispiele: Hitler und das Tausendjährige Reich, Honecker, Ceaucescu und Konsorten mit dem Traum des kommunistischen Paradies.“

Darwins Affen und Lorenz‘ Gänse (Auszug)

„An diesem Punkt angelangt, könnte sich mit Recht ein Leser fragen, ob die Marktwirtschaft, die offensichtlich für Störungen aller Art anfällig ist, tatsächlich nur deswegen am Leben zu erhalten sei, weil sie im Einklang mit der Evolution der Spezies steht. Wenn man mit dem Gedanken konform geht, dass die Marktwirtschaft ein Aspekt der in ihren Grundzügen unveränderlichen, in der Auslegung aber verbesserungsfähigen, Naturgesetzen ist, dann ergibt sich die Notwendigkeit, nicht gegen das Naturgesetz zu verstossen und, während man einerseits die Grundprinzipien der Marktwirtschaft akzeptiert, man den Prozess der Adaptation der Marktwirtschaft an die sich ändernde soziale Situation vorantreiben soll und darauf bedacht sein, Rückschritte zu vermeiden. Diese können sich in Form von chaotischen Entgleisungen offenbaren (s. Hitler) oder vom Trieb zur Wiederherstellung der ursprünglichen alten Ordnung, des Dschungelgesetzes, das keinen Unterschied zwischen Mensch und Tier kennt. Wer versucht, die reine Form der Marktwirtschaft einzuführen, der verwässert die Prinzipien des von der Menschheit seit Jahrtausenden zurückgelegten Weges zur Ausbildung einer artspezifischen, also humanistischen, Lebenseinstellung. Abgesehen vom naturalistischen Ansatz der Beweisführung, gibt es noch einen Grund, der uns zwingt, an einer, wie auch immer gearteten, Marktwirtschaft, fest zu halten. Dieser Grund sind die internationalen Verflechtungen der Wirtschaft.“

Fortsetzung des Projekts

Angesichts der neulichen Entwicklungen in der weltweiten Makropolitik, insbesondere des manifesten Versagens jener marktradikalen Ansätze (Neoliberalismus), die nach dem Zusammenbruch des Realsozialismus als selbstverständliches „Ende der Geschichte“ galten, hat Julius Franzot seine neueren Überlegungen in Form eines Vorschlags zur Etablierung eines Mittelweges zwischen Marktwirtschaft und zentraler Planung auf dem Blog „Mein Herz schlägt links“ unter dem Titel „Jenseits vom neoliberalen Trümmelfeld“ veröffentlicht. Die fünf Folgen dieser Ausarbeitung können unter den folgenden Links abgerufen werden:

Questi testi sono stati oggetto di una conferenza pubblica, tenuta a Francoforte nell‘ aprile 1996. In seguito furono rielaborati in un libro e, alla fine del 1996, inviati ad un‘ agenzia di Monaco. Questa, dopo aver inizialmente giudicato in modo positivo il libro, interruppe inspiegabilmente il contatto. Siccome spesso il libro conteneva riferimenti alla situazione della Germania di allora, questo ritardo ha reso alcune parti non più attuali. Queste sono state rimosse, limitandosi così il libro a quei capitoli, che si possono considerare di rilevanza generale. Il tema di fondo è una critica al neocapitalismo sfrenato con la sua necessità di una globalizzazione senza limiti e sostiene l‘ immutata necessità della socializzazione dell‘ economia di mercato, sotto punti di vista etici.

Dell‘ origine delle turbolenze del nostro tempo (stralcio)

„All‘ interno e all‘ esterno delle imprese avviene il condizionamento invisibile attraverso un‘ azione mirata alla deformazione della lingua. I metodi usati dalla classe manipolatrice per imporre i propri obbiettivi includono anche una dittatura, dettata dai mass media, di concetti legati ad uno spirito artificiosamente creato, come pure la demonizzazione e la ghettizzazione di certe opinioni e di certi spunti di pensiero, fino ad arrivare alla creazione di „personaggi – no“, che non possono essere citati, nemmeno se nella fattispecie, rispetto ad un problema isolato, hanno obbiettivamente ragione. Il bello è, che il popolo si lascia ingannare volentieri e con gioia, se gli vengono fornite chiare regole comportamentali, a cui bisogna attenersi, per essere sicuramente alla moda e „cool“, distaccati. Il disprezzo da parte della società può più che la deportazione in Siberia.“

Come diventare un paese in via di sviluppo (stralcio)

„Nessun governo democraticamente eletto si può permettere di portare alla miseria i propri elettori di oggi, con il pretesto di costruire un futuro migliore ai loro figli e nipoti. Siccome i bambini e chi non è ancora nato non hanno il diritto di voto, la speculazione sul futuro è appannaggio solo di quelle forme di governo, che non hanno bisogno del favore degli elettori: Esempi: Hitler ed il Reich millenario, Honecker, Ceaucescu e compagni con il sogno del paradiso comunista.“

Le scimmie di Darwin e le oche di Lorenz (stralcio)

„A questo punto, il lettore si potrebbe chiedere, se valga la pena di tenere in vita la vulnerabile economia di mercato, solo in quanto in armonia con l‘ evoluzione della specie. Se si ammette che l‘ economia di mercato è un aspetto delle leggi di natura, immutabili nella sostanza, ma migliorabili nell‘ interpretazione, risulta necessario non opporsi alle leggi naturali e, accettandone i fondamenti, promuovere l‘ adattamento dell‘ economia di mercato alle mutate condizioni sociali ed impedire ricadute. Queste possono consistere in sbandamenti caotici (Hitler) o nell‘ istinto di ristabilire il vecchio ordine, la legge della giungla, che non conosce differenze tra uomo e animale. Chi tenta di introdurre la pura economia di mercato annacqua i principi delle millenarie conquiste dell‘ uomo per formare una concezione di vita specifica per la propria specie. Appunto umanistica. A parte le motivazioni naturalistiche, c’è ancora una ragione che ci impone una forma di economia di mercato: le connessioni internazionali dell‘ economia.“

Continuazione del progetto

In considerazione dei recenti sviluppi macropolitici mondiali, in special modo del fallimento di quel radicalismo dell’economia di mercato (neoliberalismo) che, dopo il crollo del socialismo reale era stato considerato “la fine della storia”, Julius Franzot ha pubblicato le sue opinioni recenti in forma di proposta per una via di mezzo tra economia di mercato e pianificazione centralizzata sul blog “Mein Herz schlägt links” (il mio cuore batte a sinistra) sotto il titolo “Al di là delle macerie del neoliberalismo”. Le cinque puntate di questo lavoro possono essere lette sui link seguenti: